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"Immagini di Dimore storiche"

catalogo della mostra omonima, Firenze, Palazzo Antinori, 1- 14 maggio 2005, numero speciale di "Firenze Architettura Eventi". Anno IX suppl. n.1

2005

Sin dal primo Rinascimento rilevare l'architettura antica era una pratica considerata indispensabile per la formazione dell'architetto. Vasari nelle sue "Vite" narra dei viaggi a Roma di Brunelleschi e di Donatello per "levare" le piante e gli alzati dei monumenti romani, ma ancora oggi il rilievo è parte indispensabile dell'insegnamento dell'architettura.
Man mano che questa attività ha assunto una sua specifica connotazione scientifica, andando ben oltre il prelievo e la restituzione delle sole misure dei corpi di fabbrica, il rilevamento si è caratterizzato sempre di più come un'operazione complessa di analisi di tutte le componenti degli edifici: dai processi legati alla loro prima ideazione, alle trasformazioni subite nel tempo, sino alla registrazione dello stato di fatto ed alla configurazione dei possibili sviluppi futuri.
Ed anche le restituzioni, i disegni di rilievo, hanno avuto diverse evoluzioni e interpretazioni: da semplici appunti di carattere personale, a precisi disegni tecnici elaborati a riga e squadra, da immagini di grande contenuto estetico i cui confini con il vedutismo sono assai sfumati, alle recenti rilevazioni fotogrammetriche digitali e con strumentazioni laser.
L'arte del rilevamento architettonico, come lo intendiamo modernamente, ha avuto i suoi più grandi interpreti nel Settecento e nell' Ottocento, basti pensare a Ottavio Bertotti Scamozzi, a Giovan Battista Piranesi, a Giuseppe Zocchi, oppure a Eugène Violet-le-Duc, o a Paul Marie Letaroully.solo per citarne alcuni tra i più famosi.
Successivamente, con il progressivo allontanarsi delle discipline architettoniche dalle altre "arti del disegno", il rilevamento ha assunto connotazioni sempre più tecniche per poi approdare a valenze quasi esclusivamente scientifiche.
Recentemente il diffondersi delle nuove tecnologie digitali e la rivalutazione delle tecniche tradizionali della rappresentazione, ha aperto nuovi orizzonti al rilevamento e ulteriori valori, consentendo di esplorare anche gli aspetti figurativi degli edifici con grande capacità suggestiva e interpretativa. Uno scenario che si è esteso naturalmente anche alla didattica delle scuole d'architettura e che viene applicata sistematicamente a varie categorie differenziate di soggetti di indagine: centri storici, edifici monumentali civili e religiosi, edilizia rurale e produttiva.
Un accordo di collaborazione culturale tra il Dipartimento di Progettazione dell'Architettura della Università degli Studi di Firenze e la Sezione Toscana dell'Associazione delle Dimore Storiche Italiane ha reso possibile il rilevamento completo e sistematico, altrimenti spesso assai difficoltoso, di tante dimore storiche di cui in questa occasione, con il generoso contributo dell'Accademia Antinori, mostriamo alcune immagini.